Dichiarazione pubblica
di un diciottenne innamorato


E' il quarto giorno che non ti vedo, 
che non sento il tuo profumo, 
che non bacio il tuo collo. 

Comincio ad avere problemi, 
avrei tanta voglia di sentirti mia, 
di toccare la tua pelle. 

Vorrei sentire il tuo corpo, 
che mi vuole e darti il mio, 
che é tutto per te. 

Vorrei dirti che ti amo 
in qualche modo che nessuno, 
nessuno ha mai saputo dire. 

Vorrei dirti che ti amo, 
con parole da grande poeta. 

Vorrei cantare una romanza, 
bella, solo per te amore. 

Sei entrata nella mia vita, 
sei entrata nei miei pensieri, 
non uscirai mai più. 

Mi vengono lagrime agli occhi, 
scrivo e vorrei averti vicino. 

Vorrei sentire la tua voce. 

Vorrei gioire della tua risata. 

Vorrei guardare le tue mani. 

Vorrei baciare la tua bocca. 

Vorrei... Marita 


febbraio 2008



Scrissi questa mia poesia qualche giorno prima della festa di compleanno di Marita, che compiva i 50 anni. 

Gliela mandai per posta a Helsinki e il fine settimana la leggemmo ancora insieme. Piacque così tanto a Marita che mi chiese se avessi desiderato leggerla durante la sua festa. 

Figuriamoci, proprio io che sono abituato a tenere conferenze e a parlare al pubblico !!! 

Alla festa, fra i 120 invitati, c’erano parenti, amici, le colleghe di lavoro. 

Parecchi di loro raccontarono episodi di vita della festeggiata, aneddoti umoristici, le colleghe cantarono in coro.

Poi, venne il mio turno di prendere il microfono. 

Il silenzio in sala si poteva toccare. 

(“Cosa avrà da dire questo straniero quasi sconosciuto?”) 

Cominciai a leggere.

E alla fine, il silenzio nella sala si ruppe in un boato di applausi! 

Questa poesia ha partecipato al Concorso di Emozioni, Poesie e Racconti d'Amore di Rapolano Terme.