Hasso Zauner
un asso di danari


Ho conosciuto Hasso nel 1964, era venuto da poco in Finlandia e studiava all’università. Nativo di Rosenheim in Baviera aveva già girato il mondo e non so perché era finito qui.
Aveva una vecchia Volkswagen con cui andava spesso in Germania a trovare la mamma. Col passare degli anni aveva imparato un perfetto finnico, però dato che parlava con tutte le regole ci si accorgeva subito che non era un nativo. Oltre al tedesco, madre lingua, parlava bene inglese, francese, svedese, si arrangiava con l’italiano e come ultimo chiacchierava correntemente in russo. Ha fatto decine di viaggi in Russia e per lui era comune andare da Helsinki a Leningrado, poi via Polonia e Cecoslovacchia andare a trovare la mamma in Baviera.
Anche dopo essersi laureato era rimasto un eterno studente, si manteneva con qualche traduzione o tenendo corsi di tedesco per qualche grossa ditta, appena aveva un po’ di soldi ripartiva per un nuovo viaggio. Negli anni ’80 era stato a girare per gli Stati Uniti e l’anno dopo in Australia.
Morì d’infarto nel 1992 a Helsinki.